Critiche

Il maggior fraintendimento interpretativo che insiste attorno all’opera pittorica di Sabrina Ravanelli ha origine dai due versanti, apparentemente dissimili, nei quali l’artista continua lodevolmente a esprimersi: una pop art di matrice nordamericana (Warhol) e un più complesso, enigmatico, ordito informale, colmo di reminiscenze esistenziali, di stampo europeo (Burri).
Tale singolare dicotomia creativa risulta, al contrario, fiorire dal medesimo embrione ideativo. Una crasi suggestiva, diresti persino stupefacente, che rispecchia peraltro la stessa indole – per chi la conosca davvero – di Sabrina Ravanelli.Così, se quei volti, ora leggiadri ora più ermetici, inducono a letture esegetiche talora superficiali, l’eco cavernosa che si ascolta – i più sensibili hanno modo di ascoltare – al cospetto dei suoi lavori informali non sempre viene percepita nella sua esatta, cupa intensità: quasi che il medesimo destino, in riferimento alla rispettiva fruizione, riguardasse esiti – solo all’apparenza, è il caso di ripetere – tanto distanti.
Comune denominatore, sotto il profilo della tecnica, resta lo scotch, il nastro adesivo, a simboleggiare quanto sia possibile unire o forse riunire insieme e, allo stesso tempo, un succedaneo per porre improvvisato rimedio a strappi, lacerazioni, tagli, non soltanto della carta o di qualsiasi altro supporto, ma, idealmente, alla maniera di un astratto cerotto per l’anima, della vita stessa.
Perché di tutto, alla fine, è vero soprattutto il contrario e nulla di quanto appaia, specie se lo si guardi frettolosamente, al solito corrisponde al reale. Stupirà, dunque, chi sia abituato ad altro approccio dell’arte di Sabrina Ravanelli scoprire, a un dato momento, che non era l’apparenza quanto l’artista andasse cercando, ma un’essenza colma di verità
ultime, di vertici e profondità da conquistare anche rischiando qualcosa di se stessa. Di quello che ancora ha evitato di farci vedere.

GIOVANNI FACCENDA



Il lavoro di Sabrina Ravanelli si pone come una ricerca attraverso stilemi moderni e un materiale del tutto originale ed inedito con cui l' artista crea, propone un' efficace e modernissima sintesi di tutto quel panorama artistico che dal passato viene ai nostri giorni, senza mai uscire dalla dimensione pop, e senza mai appesantire o 'dissacrare' la solennità che l' Arte ha sempre portato con sé nei secoli precedenti.
M.E. LODA